La meraviglia greca è “l’espressione della vera libertà: libertà dal bisogno e dagli altri desideri”. È “puro desiderio di sapere”. Questa importante precisazione è di Enrico Berti, nel Prologo del suo In principio era la meraviglia (ed. Laterza 2007). Per noi è difficile capire la meraviglia dei Greci. La scienza moderna, “indissolubilmente legata alla tecnica”, “nasce dal desiderio di potere, di dominare la natura”. La religione nasce dal desiderio di salvarsi dalla morte. Ci è difficile capire la filosofia greca come ricerca disinteressata di sapere. Ricerca disinteressata, ma non fine a se stessa.
“I Greci non avevano il gusto per la ricerca fine a se stessa: essi cercavano per trovare. Oggi a volte si preferisce concepire la filosofia come pura ricerca, o come ricerca senza fine. Sembra quasi che il cercare sia un atteggiamento nobile, critico, raffinato, che desta simpatia e rispetto, mentre il trovare sia banale, grossolano e dogmatico”.