Tre studi per una Crocifissione è un dipinto del 1962 di Fancis Bacon. Nel pannello di sinistra i carnefici assistono al massacro soffocati nei propri abiti scuri, in contrasto con le vive tonalitĂ rosse e arancioni dello sfondo. Nel pannello centrale è rappresentato un corpo torturato e disteso su un letto simile a una branda da ospedale: il Cristo, reso lâultimo degli uomini. Nel pannello di destra osserviamo la carcassa di un bue macellato; da questa fuoriesce una testa segnata da una smorfia di dolore. In primo piano, unâombra assiste al travaglio tra la vita e la morte. Nel 1992, negli occhi l'opera di Bacon, Danio Manfredini inizia a lavorare alla messinscena, proponendosi di animare, con feroce perfezione e raffinata sapienza gestuale, tre soggetti accomunati dalla solitudine quanto dal desiderio di esistere. Il primo è frutto dellâesperienza vissuta dallo stesso autore a contatto con i pazienti dei centri psichiatrici in cui operava. Il secondo racconta di un transessuale alla resa dei conti con il bilancio di una vita, ed è ispirato a un personaggio di Un anno con tredici lune di Fassbinder. Lâultimo intervento è tratto dal monologo di Koltès La notte poco prima della foresta, e ci restituisce la difficile condizione di un extracomunitario in una cittĂ europea.
Danio Manfredini non pensava di fare lâattore. Dipingeva. Cambia strada quando negli anni â60 incontra CĂŠsar Brie, Iben Nagel Rasmussen, il lavoro di Eugenio Barba, Tadeusz Kantor. Irrequieto e curioso, frequenta centri sociali e comunitĂ psichiatriche alla ricerca di un linguaggio, di una casa della diversitĂ dove cantare la propria differenza. Vince il premio Ubu â89 per la regia di Il miracolo della rosa. Nel â99 vince di nuovo il premio Ubu per Al presente nella categoria âattoreâ. Impossibile collocarlo dentro a una corrente teatrale. Cavalca le scene da solista, lasciandosi accompagnare da nomi del calibro di Pippo Delbono, Cesare Ronconi, Mariangela Gualtieri, Raffaella Giordano.
Lo spettacolo è ospitato all'interno del cartellone di Casa delle Arti 2013/2014 organizzato da Comune di Bergamo, Bergamo Capitale della Cultura 2019 e Casa delle Arti.
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